Presidente, lei è alla guida di Assocantuccini dal mese di aprile del 2017. Quali sono gli obiettivi dell’Associazione per il prossimo triennio?
Assocantuccini, durante la presidenza del mio predecessore Ubaldo Corsini, è cresciuta numericamente, arrivando a rappresentare 23 aziende di produzione di cantuccini in tutta la Toscana e, soprattutto, ha conseguito per il prodotto l’Indicazione Geografica Protetta il 26 gennaio 2016. La sfida che abbiamo di fronte adesso è far conoscere ai consumatori, italiani ed europei, il significato e tutto il valore dell’IGP ottenuta dai Cantuccini Toscani alle mandorle.
I Cantuccini Toscani IGP sono già in commercio? Il consumatore come può riconoscerli?
Dall’estate del 2016 i Cantuccini Toscani IGP hanno iniziato ad essere prodotti e distribuiti. La grande distribuzione, i negozi di specialità e il dettaglio hanno tutti potuto contare sulla disponibilità di Cantuccini Toscani IGP per il Natale dello scorso anno. Il consumatore può riconoscerli facilmente, dalla presenza sulla confezione del logo del prodotto Cantuccini Toscani IGP, uno scudo in cui è stilizzato un paesaggio collinare con cipressi nei colori bianco, rosso e giallo oro, del logo comunitario dell’Indicazione Geografica Protetta di colore giallo e blu. Soltanto se sono presenti questi due loghi e l’indicazione resa obbligatoria dal Ministero il prodotto è il risultato di un processo di produzione controllato, definito nei requisiti da un disciplinare approvato dall’Unione Europea ed espressione della qualità, della reputazione e del valore della sua origine geografica, la Toscana.
Ciò significa che una confezione di cantuccini alle mandorle contenente richiami alla Toscana ma non i loghi dell’IGP è irregolare?
Certamente, soltanto i Cantuccini IGP possono definirsi Toscani. Il consumatore ottiene tutte le garanzie dalla presenza dei loghi IGP. I riferimenti alla Toscana, sia scritti che figurativi, rappresentano tentativi di usurpare la denominazione protetta e il suo valore.
Potrebbe spiegarci sinteticamente in cosa consiste questo valore, perché sia chiaro a qualunque consumatore, anche il meno espero di cantuccini?
Ci sarebbero molte cose da dire a questo riguardo. Si producono da così tanto tempo e nello stesso luogo, la Toscana, ad esempio. O il modo in cui si producono, definito dal Disciplinare di produzione. Dovendo essere necessariamente coinciso, però, mi soffermerei in particolare sull’impiego obbligatorio nella ricetta di alcuni ingredienti, semplici ma di alta qualità: mandorle dolci, uova, miele e burro come unico grasso aggiunto.
L’ingrediente caratterizzante di questo prodotto dolciario sono le mandorle, è scritto anche nella denominazione: Cantuccini Toscani IGP alle mandorle, giusto?
Esattamente. Come produttori abbiamo sempre insistito sulla facoltà di aggiungere la specifica dell’ingrediente caratterizzante. E il Ministero e l’Unione Europea hanno riconosciuto l’importanza di valorizzare questo ingrediente anche nell’etichettatura del prodotto. L’IGP prevede, e quindi garantisce al consumatore attraverso i controlli sul processo produttivo, che sul prodotto finito siano presenti almeno il 20% di mandorle. Le mandorle sono un ingrediente pregiato anche dal punto di vista economico. Sono anche essenziali per conferire gusto, fragranza e porosità ai Cantuccini Toscani.
E’ possibile trovare in commercio cantuccini con un tenore inferiore di mandorle? E con un tenore superiore?
Come dicevo i Cantuccini Toscani IGP che escono dalla produzione devono avere un contenuto minimo in peso del 20% di mandorle sul prodotto finito. Tuttavia possono avere un contenuto percentuale superiore al 20%, che sarà indicato sulla confezione nell’elenco degli ingredienti ed eventualmente anche evidenziato sul fronte. I Cantuccini Toscani IGP, è meglio ripeterlo, sono controllati durante il processo produttivo per quanto riguarda gli ingredienti utilizzati e alla fine del processo anche nelle dimensioni, nel peso e nell’umidità che non può superare il 7%. Per quanto riguarda gli altri cantuccini che si possono trovare in commercio, posso dire che tali requisiti, se anche sussistono, non sono controllati annualmente da un organismo di parte terza, come avviene nel caso delle aziende che producono Cantuccini Toscani IGP.
Quali sono le possibili frodi in cui può incorrere il consumatore?
Il consumatore può essere tratto in inganno quanto all’origine del prodotto. Ad esempio per la presenza di scritte o immagini sulla confezione che richiamano direttamente o indirettamente la Toscana. Quando il consumatore riconosce i loghi dell’IGP è certo che si tratti di cantuccini prodotti in Toscana. Consultando il disciplinare di produzione disponibile online può essere certo anche degli ingredienti impiegati per produrli. Se l’IGP non è presente, il consumatore può comunque leggere gli ingredienti indicati obbligatoriamente in confezione. Potrebbe tuttavia non trovare il nome e la sede del produttore ma soltanto il marchio commerciale responsabile della distribuzione. In base al disciplinare di produzione IGP, è obbligatorio invece indicare il luogo di produzione che deve essere necessariamente in Toscana.
Presidente Belli, grazie! E’ stato illuminante. Sono certo che i consumatori trarranno beneficio da queste informazioni.
Intervista realizzata da F.F.